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Vendemmia 2017, il calo è ufficiale: tracollo Piemonte, Toscana, Lombardia e Sardegna

La produzione di vino nel 2017 è nettamente calata rispetto al 2016

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Alla fine avevano ragione un po' tutti: la produzione di vino nel 2017 è nettamente calata rispetto al 2016. Lo ha comunicato l'Istat e ha ripreso i dati Marco Baccaglio nel suo "I numeri del vino" (leggi qui i dettagli). Lo scorso anno l'Italia si è fermata a 43,8 milioni di ettolitri, rispetto ai 51,6 milioni del 2016, facendo registrare un calo del 15 per cento circa. Non è l'annata peggiore degli ultimi dieci anni a dire il vero. Nel 2012 si registrò una produzione di 38,3 milioni di ettolitri. Insomma l'annata 2017 si colloca perfettamente nelle medie di produzione del decennio 2007-2016. Semmai fu straordinaria proprio quella del 2016. Il fenomeno spumanti ha portato ad una crescita notevole i vini bianchi. Seppur la produzione 2017 registri un calo del 12 per cento attestandosi a 24,1 milioni di ettolitri, si colloca sopra la media di produzione di oltre il 9 per cento. A determinare questo calo dei vini bianchi, sono gli Igt che perdono il 24 per cento. Le Doc calano di appena 5 punti percentuali. Perdono invece i vini rossi che calano del 18 per cento. La produzione di vini Doc di 17,4 milioni di ettolitri (10,3 bianchi e 7,1 rossi) scende dell’11%, ma è comunque sopra la media. Gli Igt invece passano da 15,3 a 11,8 milioni di ettolitri, con un andamento coerente tra bianchi e rossi (6,2 e 5,5 milioni di ettolitri). Da un punto di vista geografico, il calo produttivo ha interessato soprattutto il Nord e il Centro (il 7% e il 24% sotto la media decennale), mentre la produzione al sud è calata molto meno di quanto stimato e si è addirittura posizionata sopra i dati medi 2007-2016 del 17%. Molto male Piemonte, Toscana, Lazio e Trentino Alto Adige, benissimo invece i dati della Puglia, in un contesto di fortissima volatilità della produzione 2017 rispetto alle medie storiche. La regione famosa per i rosati aumenta la sua produzione del 3 per cento rispetto al 2016, ma si colloca sopra il 51 per cento come media di produzione annua. 
Di seguito i dati regione per regione. Tra parentesi la percentuale di aumento o diminuzione rispetto al 2016. Le cifre sono espresse in milioni di ettolitri. 

  • ABRUZZO - 3,166 (- 20%)
  • BASILICATA - 0,85 (- 2%)
  • CALABRIA - 0,491 (- 23%)
  • CAMPANIA - 1,293 (+ 1%)
  • EMILIA ROMAGNA - 6,003 (- 24%) 
  • FRIULI VENEZIA GIULIA - 1,639 (- 12%)
  • LAZIO - 1,153 (- 25%)
  • LIGURIA - 0,76 (+ 9%)
  • LOMBARDIA - 1,183 (- 20%)
  • MARCHE - 0,86 (- 10%)
  • MOLISE - 0,339 (+ 36%)
  • PIEMONTE - 2,043 (- 20 %)
  • PUGLIA - 9,934 (+ 3%)
  • SARDEGNA - 0,466 (- 42 %)
  • SICILIA - 5,358 (- 11%)
  • TOSCANA - 1,901 (- 37%)
  • TRENTINO ALTO ADIGE - 1,018 (- 16%)
  • UMBRIA - 0,609 (- 18%)
  • VALLE D'AOSTA - 0,10 (- 53%)
  • VENETO - 8,473 (- 16%)
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