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Cartario: Non è tutto oro quel che luccica. È l’ora del cambiamento.

La ricetta deve essere quella di rendere il distretto sempre più appetibile con infrastrutture adeguate

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L’evento del MIAC è certamente una occasione importante, l’iniziativa è prestigiosa e ben organizzata, ed è un momento in cui il mondo della carta riflette e si apre, discutendo di futuro e strategie.
Qualcuno continua a dire che va tutto bene, si deve però dire che inumeri dicono molto ma non tutto, e per chi lavora nelle fabbriche del territorio non è tutto oro quel che luccica, sopratutto nel tissue.
Non ci si riferisce alle normali vertenze sindacali del settore sul contratto integrativo o altre partite, ma a altre tematiche che stanno emergendo e che temiamo diventeranno i nuovi problemi strutturali del settore.
Il problema principale è legato all’aumento del costo della cellulosa che sta creando dei problemi e degli sconvolgimenti di mercato, poi c’è il fatto che l’espansionismo di alcuni gruppi - anche Lucchesi - sposta comunque volumi all’estero per ridurre il costo del trasporto, ed a questo si deve aggiungere lo sviluppo tecnologico inarrestabile che in prospettiva riduce l’apporto di forza lavoro, qualcosa si è già visto nella recente riduzione del personale a seguito di automazione nell’appalto della logistica in Lucart.
La ricetta deve essere quella di rendere il distretto sempre più appetibile con infrastrutture adeguate, di rendere competitivi i costi dell’energia, di gestire gli scarti in modo efficiente e di far e questi passaggi rispettando il territorio, Molta attenzione deve essere posta sulla necessità da parte delle imprese di abbinare l dell’innovazione (linea 4.0) ad una apertura sulle questioni dell’orario di lavoro per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali. Nel frattempo devono migliorare salari e condizioni di lavoro che, al di là dei luoghi comuni, sono per la maggioranza degli operai ancora medio bassi.
Si pensi poi che proprio in questi giorni Tissue Tech (ex Papergroup) sembra veder peggiorare le possibilità di uscire dal fallimento, Essety ha comunicato ufficialmente che sta attraversando un momento difficile scrivendo espressamente di “ridurre l’organico” ed in nell’azienda del gruppo Soffass di Tassignano è stato  effettuato uno sciopero di alcune ore.
La situazione non è ancora certamente critica, ma deve essere gestita con grande senso di responsabilità e sopratutto prospettiva, cosa che al momento le imprese, la politica ed anche le organizzazioni sindacali fanno fatica a iniziare.
Dobbiamo guardare avanti per salvaguardare patrimonio industriale e i livelli occupazionali, il momento a nostro avviso è tutt’altro che facile, e crediamo che anche di questo si debba avere il coraggio di cominciare a parlare uscendo dagli schemi pre confezionati.

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