Laboratorio del Masp alla Casa della Città : dove nascono le idee
Non sono solo toscani gli architetti e gli ingegneri allievi della tredicesima edizione del Masp. C'è chi viene anche da Roma, chi dall'Umbria. Tutti però si sono formati nelle nostre università , a Firenze e Pisa. E tutti si sono irrimediabilmente innamorati dell'area ex Lenzi. Palpabile il loro entusiasmo fin dalle prime battute del laboratorio che sabato mattina (8 febbraio) ha avuto luogo alla Casa della Città .
Una sede d'eccezione che potrebbe presto divenire la regola: «Possiamo tornare qua anche la prossima settimana? C'è una bella luce!» chiedono i giovani professionisti in un momento di pausa. Intorno a un tavolo disegnano e discutono, guidati dal docente Pietro Carlo Pellegrini, ideatore del master, e dal tutor Nicola Nottoli. Scarabocchiano bozze di soluzioni per migliorare le connessioni con il centro storico, problematica-paradosso di un'area tanto posizionata strategicamente quanto separata in modo secco dalle Mura urbane a causa del passaggio ferroviario. «Eppure quei binari sono un'opportunità , perché non pensare per Lucca qualcosa di simile a quello che è divenuta la Leopolda a Pisa? Là ci fanno il BookFestival» azzarda qualcuno.
Al vaglio soluzioni concrete per progettare strutture sopraelevate che incentivino la mobilità ciclopedonale. Le volumetrie sono ampie e Seven Spa proprietaria del complesso non ha intenzione di far calare dall'alto un progetto impattante che non si armonizzi al già provato quartiere di San Concordio. Ed è in questa direzione vanno gli allievi del Masp, alla ricerca di un disegno coerente che restituisca spazi verdi e ricreativi, che sia polmone e punto di appoggio per i grandi eventi della città .
«Pensiamo a funzioni flessibili ed elastiche, in grado di riadattarsi per loro conformità . I tempi italiani purtroppo sono lunghissimi e tra il progettare e l'attuare intercorre un intervallo che rende obsolete le linee approvate in precedenza. Il mondo cambia molto in fretta» sottolinea il tutor. Anche l'assessore all'urbanistica Serena Mammini prende parte al laboratorio dopo essere stata all'incontro istituzionale di Villa Bottini per chiedere il raddoppio della Viareggio-Firenze. Proprio quella linea ferroviaria che taglia l'area ex Lenzi. Il Comune di Lucca, che con FLAFR promuove il master, è consapevole che la riqualificazione delle ex Officine meccaniche rappresenta una grossa opportunità , specie in previsione del nuovo Piano Strutturale.
«Apriamo per un periodo, portiamoci le persone, per esempio con un mercato del biologico. E facciamo in modo che si esprimano sull'area, vivendola» propone qualche studente rompendo le fila prima di pranzo. «Tutto è valutabile, anche le provocazioni - commenta l’assessore Mammini - Lucca è una città che osa poco e la parola "crisi" risuona tetra. Eppure crisi significa scelta e il momento delle scelte porta con sé l'energia per quegli scatti in avanti necessari alla rinascita. Urbana, in questo caso».