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CIA Toscana: "No all'aumento dell'Iva sul pellet"

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No all'aumento dell'Iva sul pellet. A chiederlo è la Cia Toscana Nord che aderisce all'iniziativa dell'Associazione Italiana Energie Agroforestali e invita a firmare la petizione on line per chiedere ufficialmente al Governo italiano la soppressione dei commi 711 e 712 della Legge di Stabilità, che prevedono, appunto, l'aumento di tale aliquota Iva.

L'obiettivo dell'Associazione italiana energie agroforestali (Aiel) è quello di arrivare a 50mila firme in modo da far ripensare al Governo questo provvedimento. L'Italia, infatti, è risultato essere il primo Paese europeo per consumo domestico di pellet di legno: sono oltre 2 milioni le famiglie che usano questo biocombustibile come fonte di riscaldamento e, per il 4 per cento di loro, è fonte unica o prevalente.
Con un calcolo sulla base dei consumi medi delle famiglie italiane, è stato stimato che l'aumento dell'Iva dal 10 al 22 per cento comporta un incremento medio della spesa pari a 50 euro a famiglia su base annua, che può arrivare fino a 150-200 euro, in caso di riscaldamento centralizzato.

Gli effetti negativi, ovviamente, saranno pesanti anche per l'industria, sia sul fronte della produzione e distribuzione del pellet, sia su quello della produzione dei sistemi di riscaldamento.

«Riteniamo importante firmare questa petizione – affermano dalla Cia Toscana Nord – non solo affinché non venga penalizzato un comparto industriale che vede il nostro Paese, leader a livello internazionale e non solo a tutela delle famiglie italiane, ma anche pensando all'ambiente che, grazie a un diffuso utilizzo del pellet, sicuramente avrebbe un sostanziale miglioramento rispetto alla situazione attuale».

QUI il link per poter aderire alla campagna lanciata dall'Aiel 

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